Il primo round comune del WRC2 di sorprese ne ha regalate più di una, a cominciare dal dominio assoluto dei piloti Scandinavi, con Mikkelsen che ha umiliato tutti ma alla fine è riuscito a cappottarsi sull’ultima speciale, regalando la vittoria a Tidemand che precede di 11″ Suninen e sul gradino basso ci sale un concreto Tempestini.
Quando Ogier disputò la sua stagione sabbatica prima della Polo, ridusse la concorrenza ai minimi termini ma sempre fuori del campionato. Mikkelsen invece pur disprezzando la serie cadetta al Montecarlo ha messo tutti in ginocchio, poi in Corsica ha vinto bene giocando pulito (controllando dopo avere preso il comando), ma in Portogallo non ha resistito alla tentazione sbaragliando la concorrenza palesando la sua superiorità, quasi a volere umiliare i suoi avversari. Un atteggiamento che con il passare dei chilometri più che impressionare l’ha trasformato agli occhi di molti in un ladro di caramelle. Visto il suo valore ed esperienza mai messi in discussione, andare a rubare in quella maniera ai bambini del WRC2 è sembrata eccessiva. Ma l’umiliazione è arrivata anche per lui, al volante di una WRC come a quello di un R5 la concentrazione è fondamentale e lui ha peccato e proprio sull’ultima speciale della gara: Il successo è andato così ad un incredulo Tidemand che per 11″ brucia la debuttante Fiesta Evo2 di Suninen. Il Finlandese si è battuto con Pontus per tutta la gara, un braccio di ferro ricco di sorpassi dove ogni secondo pesava come un macigno, ma alla fine della seconda tappa una foratura è costata a Temu una ventina di secondi, e la possibilità di battere lo Svedese. Il terzo gradino del podio va ad un ottimo Tempestini. con una condotta veloce e regolare, risparmia i colpi più duri alla sua DS3 R5 e sopratutto non commette errori, cosa che molti dei suoi avversari diretti che avevano come obbiettivo la top five commettono compromettendo gara e vetture.