Appena il tempo di festeggiare il suo diciottesimo compleanno e baby Kalle sulle stesse colline Gallesi dove aveva debuttato l’anno passato nel WRC firma il suo primo successo iridato al volante della Skoda con una gara da campione navigato.
Il primo successo mondiale lo ha fatto segnare la scorsa stagione nella sua seconda uscita iridata nella lontana Australia. Che andasse fortissimo lo aveva già dimostrato quando di anni ne aveva appena sedici, ma il successo nella terra dei canguri aveva un valore puramente statistico visto che è partito da solo ed ha tagliato il traguardo in solitario. Generalmente si dice che per andare forte nel WRC2 occorre almeno una stagione o due, Kalle dopo una stagione pirotecnica dove ha fatto vedere cose incredibili, sulle stage Gallesi si è presentato per capitalizzare la sua esperienza 2017 e lo ha fatto nella maniera dei grandi campioni. Chiudendo la partita nella tappa del venerdì con un passo veloce e regolare, otto scratch su nove speciali, senza cadere in esagerazioni ma facendo la differenza vera sulla speciale più lunga i trenta chilometri della Brenig. Due colpi pesantissimi il primo da mezzo minuto il secondo della metà, ma comunque abbastanza per mettere alle corde Tidemand e Greensmith, che dopo una sola frazione inseguono ad una minutata. Ed alle loro spalle con un altro minuto di ritardo ci sono Lefebvre e Huttunen. Nella seconda frazione, quella forse più insidiosa per le più fragili R5 perché senza assistenza, Kalle con la gara in mano si limita a controllare degli avversari battuti sopratutto psicologicamente. Tanto per fare sentire la voce del padrone su nove speciali va comunque in scratch cinque volte, non allunga ma nemmeno concede secondi ai suoi avversari. Un Tidemand annebbiato si accontenta di tenere il passo del compagno di squadra e tanto gli basta per mettere tra lui e la Fiesta di Greensmith una quarantina di secondi. Dietro Huttunen cerca di tenere, ma il suo ritardo sale a due minuti, mentre quello della Citroen C3 di Lefebvre sale a tre minuti. Nella tappa finale Kalle inizia con il suo solito passo, non impossibile ma veloce, abbastanza per rosicchiare altri secondi a degli avversari che vanno anche loro in controllo ma con un ritmo più basso del Finnico. Un ultima tappa che regala una bella soddisfazione ad Andolfi che con le gomme da terra su asfalto dimostra di avere un grandissimo colpo di volante, ed a strappargli ci pensa la direzione gara che con il ritardo accumulato cancella la speciale per chi parte dopo Pieniazek.