Toyota brucia le tappe e nel programma di sviluppo della Toyota GR Yaris Rally2 porta la vettura al Shinshiro Rally, seconda prova del campionato giapponese, dove partecipa alla gara nella classe prototipale JN-1 OP-0. Un debutto interessante ma con dei risvolti mediatici interni più forti di quelli tecnici.
Il Shinshiro Rally, secondo appuntamento del campionato Nipponico, ha goduto delle luci della ribalta internazionale grazie al debutto in gara della Toyota GR Yaris Rally2, che ha fatto passare in secondo piano l’aspetto sportivo della competizione. Sull’aspetto squisitamente prestazionale non è stato possibile trarre delle indicazioni attendibili, trattandosi di una vettura che ha iniziato da poco il suo sviluppo e quindi con otto nove mesi davanti, prima di andare in omologazione. A questo bisogna aggiungere il fattore umano, visto che al volante della Yaris c’era Norihiko Katsuta, papà di Takamoto Katsuta, con i suoi cinquantaquattro anni è ancora molto competitivo, ma in difficoltà a tenere il passo del finlandese Heikki Kovalainen, dominatore della passata stagione made in Japan. A vincere la gara è stato proprio il pilota Finlandese al volante della vecchia Fabia R5 con la quale ha conquistato il titolo venti ventidue. Un rally di appena sessantatré chilometri spalmati su ben undici speciali, dove Kovalainen ha vinto le prime dieci, prendendo subito il largo nella classifica generale. La debuttante rally2 con Katsuta è rimasta in lizza sino alle battute finali della gara per la seconda posizione, impegnato in un braccio di ferro con la Fabia Rally2 Evo di Fukunaga che riesce a spuntarla relegando al terzo posto la Subaru WRX di Kamada. La GR Yaris Rally2 ha alzato bandiera bianca sull’ultima speciale, uno stop sul quale è inutile indagare, visto che logica impone di non mandare la vettura in verifica, per essere passata pubblicamente ai raggi X. Facendo un comparativo a braccio, quindi assolutamente approssimativo, con le prestazioni di Katsuta nella stagione passata al volante di una Toyota GR Yaris JP-1, una sorta di Rally2 con omologazione nazionale, le prestazioni risultano abbastanza allineate e questo denota una buona base di partenza. L’operazione nel suo complesso però non ha proposto temi tecnici o di sviluppo, l’impressione è quella di un operazione di marketing rivolta in maniera mirata al mercato nazionale.