La Toyota ha presentato ad Helsinki il suoi programmi per il 2017 confermando quanto era già stato reso pubblico negli ultimi mesi. Novità vere nessuna, nemmeno la livrea a grandi linee quella di Parigi, ma un momento di festa topico, che va a consacrare un avventura in cui pochi credevano.
La leggenda dei rally è passata spesso attraverso le imprese dei fly Finn, ma Makinen dopo avere vinto quattro titoli iridati piloti è riuscito ad abbattere anche questo tabù creando in Finlandia la prima factory da corsa di un costruttore impegnato nel mondiale rally. Ed oggi a Helsinki si è festeggiato il ritorno della Toyota nel WRC, ma anche l’impresa del driver Finnico il primo ad essere riuscito a portare in Finlandia un intera struttura. Un impresa tutt’altro che facile perché nata dallo scontro tra Giappone (TGR) e la Germania (TMG), ed a fine del 2015 quando è partito il progetto a crederci erano in pochi ma Tommy ha giocato le poche carte che aveva in mano al meglio, ed oggi la “ti” del T-Day un pochino è anche sua. La strada per il successo è ancora lunga, e tortuosa ma visto dove è arrivato viene da credere che possa riuscirci. Mosse come quella di Ogier che ha sollevato un mare di critiche a fronte di un “NO” scontato, forse sta dando gli effetti desiderati scuotere il Giappone. Per accelerare lo sviluppo della Yaris occorrono buget ed una maggiore autonomia tecnica. La seconda paradossalmente è la più importante, perché la mentalità da corsa del sol levante viaggia come per le vetture di serie, con lunghe analisi a compartimenti stagni, lontani dalla reattività necessaria nei rally.